Senza dubbio l’Unità Pastorale la Riviera del Po ed in particolare la Parrocchia di Sermide ricorderà l’anno 2015 come un anno speciale, non solo la comunità , grazie a molti sforzi, si è riappropriata delle chiese lesionate, ma si appresta a vivere, martedì 8 dicembre, un evento eccezionale , quale la Consacrazione nell’Ordo Virginum, di Monica Negrini. In questa data speciale, dedicata alla solennità dell’Immacolata Concezione, la celebrazione, alle ore 16.00,  sarà presieduta dal Vescovo Roberto Busti. Monica ha sempre vissuto con intensità la sua spiritualità, mettendosi a disposizione della comunità in modi diversi. Sostenuta dalla preghiera, ha affrontato spicchi di vita difficili che hanno ulteriormente rafforzato la sua fede . Dopo lunga ricerca spirituale , circa tre anni fa, ha assecondato la sua vocazione, intraprendendo, a Mantova, sotto la guida di un delegato diocesano, un cammino di formazione specifica e di discernimento che la porterà alla consacrazione nell’Ordo Virginum. Ripristinato dal Concilio Vaticano II, è una delle forme di vita consacrata delle più antiche, ha un carattere diocesano, perché è all’interno della chiesa locale che questa forma di vita consacrata nasce e si sviluppa. A questa consacrazione aderiscono donne che intendono  vivere nel mondo il dono totale di sé a Cristo, al di fuori di ogni appartenenza a strutture di vita religiosa . E’ la scelta di vivere per tutta la vita la verginità, in un contesto di vita quotidiana, simile a quello in cui vive la maggior parte delle persone.  Sono libere professioniste, insegnanti, medici, impiegate , donne normali. Non c’è un abito che la distingua, non c’è vita comunitaria, un carisma uguale per tutte a cui riferirsi, non c’è una madre superiora e l’unico riferimento è il Vescovo della diocesi, con cui discerne il proprio cammino vocazionale. La forma pubblica della propria consacrazione la impegna a testimoniare con una coerente condotta di vita la propria appartenenza a Cristo sposo. La cosa importante è che ogni scelta venga fatta per concretizzare al meglio la propria consacrazione seguendo un cammino personale in cui è opportuno tener conto della fisionomia che ciascuna presenta. Una fisionomia aperta anche al divenire. Quattro sono già le consacrate della diocesi di Mantova, a cui andrà ad aggiungersi Monica.

 In una società in cui imperversa  il relativismo, lontana spesso dall’ambito religioso, è un dono avere nella nostra comunità un tale evento.                                                                            Anna Elena Zibordi

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Nell’anno della vita Consacrata, un avvenimento straordinario ha coinvolto le nostre comunità. Nel pomeriggio della solennità dell’Immacolata Concezione, 8 di dicembre, l’Unità Pastorale “La riviera del Po”, in particolare la parrocchia di Sermide, ha celebrato nel pomeriggio, alla presenza del vescovo Roberto Busti ,accompagnato da una decina di sacerdoti, la consacrazione nell’Ordo Virginum, di Monica Negrini. Una cerimonia suggestiva ed emotivamente partecipata da una chiesa affollata a testimonianza di quanto Monica si prodighi per la comunità . Familiari stretti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro, amiche consacrate nell’ordo virginum,  compagni di viaggio della sala della comunità, non hanno voluto mancare al fianco di Monica che ha messo la propria vita nelle mani di Dio. Il percorso di avvicinamento a questo fondamentale appuntamento con Gesù, è stato lungo, tre anni di discernimento spirituale che le hanno permesso di conoscere  e capire la volontà di Dio sulla propria vita. Presentatasi davanti al presbiterio accompagnata da due amiche laiche, ha acceso una lampada che ha il significato della disponibilità a rispondere alla chiamata del Signore. Poi, postasi davanti al Vescovo, ha risposto alle interrogazioni esprimendo pubblicamente il suo desiderio di essere consacrata a Cristo nella verginità, con il “solenne rito nuziale” segno della dedizione totale della Chiesa sposa al suo Sposo. Prostrata davanti all’altare durante tutte le litanie, Monica ha profondamente emozionato l’assemblea. In seguito la preghiera di consacrazione e i riti esplicativi con la consegna dell’anello simbolo delle mistiche nozze con Cristo  e del libro della Liturgia delle ore perché la preghiera risuoni costantemente nel suo cuore e sulle sue labbra come lode perenne al Padre e viva intercessione per la salvezza del mondo. In questo modo Monica è entrata nell’Ordo Virginum, antichissima forma di consacrazione ripristinata dal Concilio Vaticano II che, nel suo spirito di «primavera della Chiesa», seppe valutarne la ricchezza e la bellezza feconda. Monica non lascia il mondo, vivrà la propria scelta in un contesto di vita quotidiana  simile a quello in cui vive la maggior parte delle persone. Senza connotati esteriori che la caratterizzano, quali un abito, o obbligo di vita comunitaria, perfettamente calata nella società, proseguirà il suo lavoro e la collaborazione con le parrocchie per vivere in pienezza la sua umanità. L’omelia speciale e particolare del vescovo Roberto Busti, rivola a Monica , ma anche a tutti noi, ha ricordato come sia importante superare il timore di affidarsi a Lui, mettendo la nostra vita nelle sue mani, aprendosi alla necessità dei fratelli. Dio è un padre buono pronto ad abbracciare tutti i suoi figli. Monica ha fatto una scelta controcorrente, una scelta adulta , ascoltando il proprio cuore, seguendo con impegno e coraggio un percorso a volte difficile che ha trasformato nel profondo la sua vita.  Ma la serenità e la felicità di questa scelta la si poteva leggere tutta nei suoi occhi, illuminati da una luce che le proviene dal cuore. 

Anna Elena Zibordi

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